Ottorino Flaborea
Ottorino Flaborea nacque a Concordia Sagittaria (VE) il 5 marzo 1940 e approdò al basket non proprio giovanissimo. Il coach Luigi Bonali lo portò alla Libertas Biella, con cui nella stagione 1959-60 conquista la promozione in serie A.
Il 13 maggio 1962 esordì in maglia azzurra, a Roma contro l’Argentina (vittoria 85-79 dts): fu la prima di 129 presenze (733 i punti segnati, 29 il massimo ai Mondiali 1970 contro il Canada), nobilitate da tre Olimpiadi (Tokio 1964, Città del Messico 1968, Monaco 1972), un Mondiale (Lubiana 1970) e tre Europei (Mosca 1965, Helsinki 1967, Essen 1971, dove conquistò la medaglia di bronzo).
Al termine della stagione 1963-64 venne acquistato dall’Ignis Varese, dove rimase per tre anni prima di essere dirottato per un’annata all’Ignis Sud Napoli. Determinante fu il suo contributo per il ritorno della Partenope in A e la conquista della prima edizione della Coppa Italia.
All’inizio della stagione 1968-69 tornò a Varese, alle dipendenze di coach Nico Messina: insieme ad Ossola, Rusconi, Meneghin e Raga costituì l’ossatura della grande Ignis degli anni ‘70. Con i gialloblu vinse quattro Scudetti, tre Coppe dei campioni, tre Coppe intercontinentali, tre Coppe Europa, una Coppa delle Coppe.
L’ultima apparizione in Nazionale fu l’8 settembre 1972 alle Olimpiadi di Monaco (Italia-Cuba 65-66). Lasciò Varese al termine dell’annata 1972-73 per passare alle Rondini Brescia.
La stagione 1975-76 vide Ottorino Flaborea arrivare alla Junior all’età di 34 anni e contribuì alla salvezza in Serie B della squadra.
Dal punto di vista tecnico Flaborea fu uno dei migliori centri che l’Italia abbia mai espresso: il suo celebre gancio gli valse il soprannome di “Capitan Uncino”.