La Storia della Junior Pallacanestro

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La prima gara della Junior Pallacanestro.

LA NASCITA L’idea di fondare la sezione Pallacanestro dell’allora Unione Sportiva Junior nasce nell’inverno del 1956, quando presso il “bar Mario” di via Benvenuto Sangiorgio, gli appassionati e giocatori di basket casalesi sentono la necessità di una vera e propria Società per portare avanti la loro attività e la loro passione. Sono Ivano Cecchini e Franco Spinoglio (figlio di Carlo, già presidente della Canottieri), dirigenti della Junior Calcio, a creare la sezione basket dell’U.S. Junior, ottenendo ufficialmente l’affiliazione alla Federazione Italiana Pallacanestro il 15 marzo 1957.

La prima partita ufficiale viene giocata alla Palestra Leardi il 15 dicembre 1957, in occasione del “Gran Torneo d’Apertura”: la Junior batte Alessandria 25-15. Il primo presidente è Attilio Pezzana, cardiologo casalese, mentre il primo allenatore è Giorgio Santolli. Il campionato in cui viene affiliata la Junior è la Promozione: con una formazione giovanissima, arriva la salvezza battendo la Ferranti Aporti Torino, in trasferta, per 38-40. Nel 1958 il primo sponsor: l’Abitificio Giorcelli. E nel 1959 un nuovo Presidente: Giovanni Daghino, che rimarrà nella dirigenza fino al 1980. Una riforma della FIP porta la Junior (con Mario Oddone in panchina) a giocare in Serie B Interregionale nel ‘61-’62. Al terzo tentativo, arriva la promozione: è il 17 maggio ‘64, la Nutralgum Junior di Marcello Motto e Nando Prigione batte Genova 63-50 e vola nell’allora Serie A (LegaDue di oggi). Lo zoccolo duro casalese (Motto, Prigione, Scienza…) non regge però l’urto con il torneo, e la Junior retrocede subito (record 2-16).

09 - junior 1966-1967
Lajos Toth al centro della prima foto in maglia Faema.

LA CRESCITA Nel ‘65-’66, stagione in cui si consumano i primi derby con la Tao Te, lo sponsor è Alpan e la Junior tenta la risalita: ingaggia l’ungherese Lajos Toth, Marino Zanatta e con il nucleo storico torna nella Seconda Serie con un record di 22-0. Per la Serie B ‘66-’67, lo sponsor è di primo livello: Faema. Il primo, finisce al 7° posto (9-11). Poi le ambizioni aumentano: Serie A in tre anni. Eppure, la Junior non va oltre il sesto posto (10-12), e la Faema, che per puntare in alto chiede un nuovo Palasport alla città (senza ottenerlo), non conferma la sponsorizzazione. Orfana di un budget competitivo per la categoria, nonostante l’apporto del munifico imprenditore casalese Dario Astero, l’anno ‘67-’68 è un calvario: ultima, con un record di 2-20, la Junior retrocede in C. La ripartenza avviene quadrando i conti con la cessione degli elementi più importanti (tra cui Motto e Claudio Valentini, entrambi ad Asti). Il nucleo casalese, con Ogliaro, Braghero, Prigione e Comeglio, aiutò comunque a raggiungere la salvezza (8° posto, 9-13 il record). Nel ‘70-’71, il ritorno di Motto contribuisce a una nuova salvezza in C (record di 8-14), prima che la discesa in campo in prima persona del patron Astero rilanci le ambizioni societarie. Torna Valentini, arriva il 20enne bomber venezuelano Bruno D’Addezio e la Junior si presenta in grande stile, con presentazione a Milano e la nuova maglia a strisce rossoblu. Sul campo, nonostante frizioni interne allo spogliatoio, il record è positivo (12-10), ma non abbastanza per tornare in B.

11 - Tracuzzi
Vittorio Tracuzzi al centro, vicino a Ernesto Cima (nr. 12). Ai lati, Giovanni Daghino (a sx nella foto) e Dario Astero (a dx nella foto)

IL PROF TRACUZZI Ci vuole dunque un colpo ad effetto: arriva, all’alba della stagione ‘72-’73, Vittorio Tracuzzi, uno degli inventori della pallacanestro moderna italiana. Il “Trac”ridisegna società e squadra, e lascerà un’impronta nell’intero basket cittadino. La mancanza di continuità nella prima stagione priva Casale degli spareggi-promozione (3° posto, 13-9). Nel ‘73-’74, Tracuzzi ha carta bianca: ingaggia Santi Farina ed Enrico Barbieri, perdendo i casalesi Valentini, Braghero e Fioretti, e la squadra naviga a lungo nelle zone alte, arrivando allo spareggio contro Ginnastica Torino: che purtroppo, sul neutro di Bergamo, vincerà 70-63 e salirà. Nel ‘74-’75, la nuova formula della C prevede due fasi di qualificazione alla poule promozione: la Junior, per classifica avulsa, perdendo una gara con Novate nella seconda fase, ne rimase fuori. Fu comunque Serie B, perchè la FIP creò Serie A1 e A2. L’anno successivo, per puntare alla salvezza in un campionato durissimo arriva Ottorino Flaborea, storico centro di Varese e della Nazionale: alti e bassi portano asaa un soffio dalla poule promozione, poi a giocarsi la salvezza con Bergamo, vincendo agevolmente grazie a 30 punti di D’Addezio. Fu l’ultima gara della coppia Tracuzzi-Astero: il primo tornò in Sicilia, a casa sua; il secondo, stanco dei mancati aiuti per avere l’agognato Palasport, si defilò.

1986-1987ol
L’Interbancaria vince il campionato.

GLI ANNI PIU’ DURI La Junior iniziò dunque un lungo declino: retrocessione in C (una sola vittoria nel ‘76-’77), dove si giocheranno i primi derby con la Casale Basket, e poi, dopo un anno di tranquillità, una doppia retrocessione in C2 e in D, nel ‘79’-’80. L’addio di Daghino e altri movimenti societari, non aiutarono la situazione: solo un accordo con la C.B., e poi con il Sedula Basket, orchestrato da Piero Mesturini, aiutò la Junior a non sparire, ripartendo dalla Promozione. Una svolta per la città importante arriva nell’autunno 1986: il Sindaco di Casale Riccardo Coppo approva il progetto per il Palazzo dello Sport da 2.500 posti. Verrà alla luce 10 anni dopo. Parallelamente, la Junior targata Interbancaria, con Mauro Santolli leader, trionfa e vola in Serie D, riportando il grande pubblico alla Palestra Leardi. E due anni più tardi, nell’87-’88, sale in C2. La Casale Basket, nel frattempo leader cittadino, trasferì l’attività in mancanza dell’impianto: la Junior tornò ad essere la prima squadra cittadina, ma tra annate negative e positive la fiamma non si accende.

Il Dott. Giancarlo Cerutti

IL PALASPORT E L’INGRESSO DEL DOTT. CERUTTI Le cose cambiano nel 1993: la Junior viene ripescata in D e trova uno sponsor che durerà nel tempo, Polaris. Iscritta in C2 dopo un’altra riforma, la Junior aspetta con ansia di entrare nel nuovo impianto: lo fa il 6 ottobre 1996, contro Oleggio (primo canestro del pivot Giovanni Torcello). Nel 1997, per salire in C1, la Junior ingaggia Beppe Barbera, coach, oggi tra i soci della società: ma la squadra, ai playoff, viene beffata da Novara. Alla vigilia del ‘98-’99, il nuovo Presidente è Marcello Licciardello, che rileva il timone da Mesturini. La stagione rispecchia le aspettative, in campo brilla il trio Tulli-Bottero-Ogliaro, ma nella finale playoff trionfa Asti. Nonostante il ko, il Club diede corpo alle ambizioni di C1 acquisendo i diritti di Lumezzane e costruendo una buon, che si fermò al primo turno playoff contro Legnano. Ed è durante quel playoff che la storia della Società cambia. E’ il 5 aprile 2000: il Dott. Giancarlo Cerutti, imprenditore di Casale Monferrato, rileva la Junior Pallacanestro e punta in alto. La porterà, in poco tempo, dove nessuno poteva sognare: vince il campionato di B2 al suo primo anno (con Stefano Vanoncini in panchina); sale nei professionisti nel 2005, vincendo prima la Coppa Italia di B d’Eccellenza poi il campionato in una memorabile serie contro Forlì, costruendo una squadra di altissimo livello lucidamente guidata da Franco Ciani; poi, con l’arrivo di Marco Crespi, la Junior si stabilisce nei piani alti della LegaDue, con 5 qualificazioni consecutive ai Playoff. E trionfa, volando in Serie A, il 23 giugno 2011: Gara 5 contro Venezia, in un PalaFerraris esaurito da giorni, è l’apoteosi della Città di Casale Monferrato, con la Fastweb Casale Monferrato a salire nell’Olimpo d’Italia.

Matt Janning nella prima gara in A

LA SERIE A E LA CONTINUITA’  La stagione della Serie A, nel 2011-2012, porta con sè l’attenzione dell’intera Città. Il primo passo lo compie l’Amministrazione Comunale, che in meno di 90 giorni consegna alla squadra un PalaFerraris rinnovato ed ampliato fino ai 3.500 posti richiesti dalla Legabasket. Il secondo è un nuovo title sponsor: il Gruppo Elah Dufour Novi, già partner nella stagione precedente, sceglie il marchio Novipiù per dare il nome alla Prima Squadra. Iscritta come Novipiù Junior Casale, e scongiurando un temporaneo trasferimento a Novara, i rossoblù iniziano il loro campionato giocando a Casale: alla seconda giornata è Cremona, avversaria storica in Legadue, a tenere a battesimo un impianto gremito di tifosi, spuntandola con un canestro di Tabu a pochi secondi dalla fine (73-74). Sarà, purtroppo, la prima sconfitta in volata di una stagione sfortunatissima, piena di infortuni, episodi negativi e risultati che non consentono alla Novipiù di trovare continuità. Il 5 febbraio 2012, a seguito di una rocambolesca sconfitta in casa contro Varese, Marco Crespi rassegna le dimissioni: il Presidente Cerutti sceglie il vice-storico, Andrea Valentini, per terminare il campionato, ma la stagione è segnata e si conclude, con un ko casalingo contro la Virtus Bologna (nuovamente all’overtime), con l’immediata retrocessione in Legadue. E’ in quel momento, dopo una cocente delusione, che la Junior riprende vigore: il nuovo General Manager è Marco Martelli, arrivato come Direttore Sportivo nel 2010-2011, e il coach che guida il dopo-Serie A è Giulio Griccioli. La Junior centra subito il terzo posto in Regular Season, una qualificazione alla Final Four di Coppa Italia e la semifinale Playoff. Nell’anno seguente, dopo un’estate d’agonia in cui incredibili manifestazioni d’affetto e il movimento “RiaccendiamolA” consentono alla Junior, unitamente alla prosecuzione del progetto grazie alla base azionaria e una sensibile riduzione del budget, di iscriversi in extremis alla Serie A2, la Novipiù centra una tranquilla salvezza ed inizia a lavorare assiduamente sul proprio pubblico. Che aumenta, con costanza, nella stagione 2014-15, quando in panchina arriva Marco Ramondino, il coach più giovane del campionato, che per tre stagioni condurrà la Junior a tre emozionanti qualificazioni ai Playoff: la prima arrivando fino alla Semifinale, la seconda uscendo solo alla quinta partita contro Treviso (miglior squadra della Regular Season) e nel 2016-17 combattendo ad armi pari contro la Virtus Bologna, vincendo pure una gara nello storico PalaDozza.

Il PalaFerraris nella Finale contro Trieste

La quarta stagione di Marco Ramondino, 2017/2018 è una stagione che i tifosi rossoblù non dimenticheranno mai: dentro al campo la squadra dimostra tutta la sua forza chiudendo la stagione al primo posto in solitaria e giocando da assoluta protagonista i play off. Nel primo turno la Junior vince 3-0 contro Jesi, nel quarto di finale con Udine gli juniorini riescono a prevalere dopo 4 partite tirate per 3 a 1 e si guadagnano il diritto di affrontare la Fortitudo Bologna in semifinale. La sfida con la F biancoblu è ricca di emozioni: le due partite a Casale vengono decise a favore della Junior solo negli ultimi secondi, gara 3 a Bologna viene dominata dalla Fortitudo con un netto 79-45 ma in gara 4 i ragazzi di Ramondino compiono l’impresa andando a vincere per 67 a 82 grazie a una prova quasi perfetta. La finale con Trieste, vincitrice del girone Est si dimostra fin dalle prime battute di gara 1 una sfida alla pari ma a 6 minuti e 12 secondi dalla fine della prima sfida, sul punteggio di 66 pari Giovanni Tommasini scivola e si rompe il crociato. Nonostante la gran voglia di vincere di tutti i suoi compagni, Trieste vince la finale per tre gare a zero e vola in A1 lasciando l’amaro in bocca ai tifosi rossoblù. Gara 3 di finale rimarrà comunque nella storia della Junior per essere la prima partita completamente sold out da quando c’è stato l’ampliamento del PalaFerraris. Anche le emozioni regalate ai tifosi nel contorno alla partita rimarranno nella storia e daranno il via diverse iniziative che la Junior porterà avanti per regalare uno show ancora più emozionante della sola partita. Il 23 dicembre 2017, giorno del Derby con Biella, la Junior offre ai suoi tifosi un half-time show indimenticabile: I Dunking Devils emozionano tutti con uno show fatto di acrobatiche schiacciate con la ciliegina finale di saltare una macchina appositamente sistemata sulla lunetta del tiro libero.

Nel 2018/19 si inizia un nuovo ciclo: arriva coach Mattia Ferrari in panchina ed il nuovo General Manager è Giacomo Carrera. Alcuni giocatori che avevano caratterizzato le stagioni di Ramondino lasciano la squadra e la società decide di consegnare un ruolo da protagonisti a due prodotti del vivaio: Davide Denegri e Fabio Valentini. La stagione inizia con la supercoppa al PalaDozza di Bologna dove la Junior supera Treviso con un tiro da 8 metri di Musso per il 91 a 90 finale e per la Junior è subito finale con la Fortitudo Bologna. La finale dice Bologna ma anche la Junior sarà di nuovo protagonista. La stagione vive di alti e bassi che permettono alla Junior di essere sempre in zona play off e con l’arrivo a 7 partite dal termine di Dalton Pepper che coincide con 6 vittorie di fila per la 12 volta si giocherà la post season. La sfida con Verona è molto equilibrata e la Junior regala una bellissima impresa in gara due dove in casa scaligera recupera 20 punti di svantaggio e va a vincere per 69 a 76. Purtroppo, nelle due partite a Casale, Verona si dimostra più forte e la serie finisce comunque tra gli applausi per 3 a 1 a favore gialloblù.

La Junior in maglia Nerostellata

La stagione 2019-2020 inizia con la volontà di continuare il percorso di crescita dei ragazzi più giovani affiancandogli però due Usa esperti del campionato come DeShawn Sims e Chris Roberts. Il precampionato è caratterizzato da diversi infortuni e la società conclude la preseason con l’aggiunta di Alessandro Piazza. La stagione vede i rossoblù sempre nelle prime tre posizioni ma è il mese di novembre che regala le emozioni più forti: il Derby con Tortona, vinto in modo autoritario, fa segnare la presenza di 2790 spettatori, nuovo record per una partita di Regular season e il 24 novembre si celebra la citta e la storia di Casale Monferrato. Nella partita contro Scafati, infatti, la Junior scende in campo con una speciale canotta nerostellata per celebrare i 110 anni del Casale Calcio. La partita purtroppo viene persa ma l’emozione di vedere una città intera unita intorno alle due realtà sportive più importanti rimarrà un ricordo indelebile. La stagione purtroppo verrà interrotta il 23 febbraio a causa del Coronavirus con la Junior terza in classifica a pari punti con Agrigento e pronta a farsi valere in Coppa Italia a Ravenna. Una stagione non conclusa ma che ha dato come sempre grandi soddisfazioni ai tifosi rossoblù.