I Fondatori
Riportiamo, tratto dal Libro “50+1”.
Nell’inverno del 1956 due amici e avventori del “Bar Mario” di via Benvenuto Sangiorgio – punto di ritrovo degli appassionati e dei giocatori di basket casalesi – decisero di fondare una società che riportasse Casale ai fasti della Canottieri. Si trattava di Ivano Cecchini e Franco Spinoglio (figlio di Carlo già presidente della Canottieri), allora dirigenti della Junior Calcio, che insieme al Casale Calcio era una delle più antiche società sportive della città. Lo fecero senza squilli di trombe, scegliendo la via più breve: Spinoglio propose di chiamare la squadra Junior, e di farla diventare un satellite della Unione Sportiva Junior Calcio.
L’idea piacque e la società, il 15 marzo 1957, venne affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro.
Era più o meno tutto fatto perché, in realtà, mancava la cosa più importante: la squadra. Così l’esordio venne rinviato alla stagione successiva.
Nel frattempo, nel maggio del 1957, Mario Oddone, giocatore e segretario-factotum della Mario Fani, il gruppo di giovani che da alcuni anni si allenava alla Leardi senza poter disputare gare ufficiali, comunicò ai compagni di aver raggiunto un accordo di massima con due dirigenti della Junior Calcio: Cecchini e Spinoglio, per l’appunto.
Negli stessi giorni, in onore del recente passato del basket casalese, la Federbasket piemontese concesse ai giovani della Mario Fani il permesso speciale di partecipare direttamente al concentramento finale del campionato piemontese Allievi, in programma ad Asti. Sulla decisione pesarono con ogni probabilità le pressioni esercitate da Ivano Cecchini nei confronti del presidente regionale FIP Eugenio Korwin, a cui aveva prospettato la possibilità di rilancio della pallacanestro casalese.