Ramondino: “Grande dedizione. E il finale punto a punto è positivo”

30.08.16 11:45

Le parole del coach rossoblu al termine della vittoria contro Princeton University, ottenuta senza Di Bella (caviglia) e Bellan (adduttore)


Nella sua prima uscita stagionale, al PalaRavizza di Pavia, in una partita giocata senza Fabio Di Bella (distorsione alla caviglia nell’allenamento di domenica) e Simone Bellan (affaticamento all’adduttore, tenuto a riposo precauzionale) la Novipiù Casale ha ottenuto una buona vittoria per 80-84, dopo un tempo supplementare, contro Princeton University.

Queste le parole di coach Marco Ramondino sulle prestazioni dei rossoblu: “La sensazione di una squadra che sembra già conoscersi è data dalla dedizione che ci hanno messo un po’ tutti a integrarsi e a giocare con delle difficoltà. Per esempio oggi Tolbert ha fatto dei falli subito, Emegano ha fatto un po’ fatica a prendere il tempo in attacco e alcuni dei nostri ragazzi sono entrati un po’ timidi com’è normale che sia. Però faccio l’esempio di Tolbert: un americano alla prima partita poteva iniziare a lamentarsi con gli arbitri, invece si è accusato dei falli. Certo, dovrà adattarsi al metro arbitrale, però quando salirà anche la fisicità e l’intensità degli altri, certi contatti saranno più normali e quindi anche meno visibili. Il modo di giocare di Princeton è molto particolare perchè aprono tantissimo il campo e giocano molto spesso con quattro piccoli e i lunghi sono lontano dall’area. Questo richiede un livello di prontezza nel reagire a certi input che a questo punto della stagione che non pensavo avessimo. Invece siamo stati bravi e il fatto di aver avuto un finale punto a punto è positivo. Ho cercato di non usare i timeout più di tanto perchè mi fa anche piacere vedere un po’ come si arrangiano i ragazzi: dobbiamo provare a costruire sempre un po’ di più del cinismo tecnico/sportivo perchè eravamo sul +8 e abbiamo sbagliato tre tiri dalla lunga distanza completamente aperti che magari non avrebbero chiuso la partita, però è il tipo di istinto che dobbiamo costruirci. Come sempre per i giovani, e loro lo sanno, il primo impatto è quasi sempre positivo perchè hanno un livello di attenzione molto alto. Per loro la difficoltà è non sedersi, non accontentarsi e trovare un minimo di continuità. Faccio l’esempio di Severini su tutti, ho fatto apposta a tenerlo in campo per fargli giocare un finale di partita a cui lui non è tanto abituato e quindi ha fatto qualche errore in difesa, ma anche delle eccellenti giocate di presenza e di tecnica in attacco. Da Fabio Valentini ci aspettiamo che si prenda dei tiri anche se non perfetti, e stasera ha fatto anche ottime difese. Per quello che è il momento devo fare i complimenti ai ragazzi e come sempre noi ogni input lo prendiamo come punto di partenza. Ovviamente non ci aspettiamo da loro quello che chiediamo a Martinoni e Blizzard, ma la presenza mentale e l’umiltà che noi dobbiamo essere bravi a trasmettere. 
Grande merito quindi a tutti i ragazzi per lo sforzo fatto, come sempre in queste partite bisogna vedere le priorità su cui lavorare perchè abbiamo fatto solo otto allenamenti di basket e quindi è importante soprattutto vedere da piccole cose il livello di integrazione
”.