Inside the Game: l’indecifrabile Mens Sana
Domenica al PalaEstra, mai violato dalla Junior, prima di ritorno contro una squadra dalle grandi aspettative e ora in chiara difficoltà. Ma con l'indubbio talento di Ebanks (22.6) e Turner (15.7)...
GIRO DI BOA – Inizia il girone di ritorno in Serie A2 e domenica al PalaEstra di Siena si affrontano due squadre con umori e sensazioni completamente diversi. La Soundreef, dopo la roboante campagna mediatica estiva, ha terminato un girone d’andata decisamente al di sotto delle aspettative: 6-9 il record, solo 2 punti in più della zona playout, un allenatore (l’ex Junior Giulio Griccioli) già esonerato, alcune contestazioni già subite dal pubblico e voci di mercato che suggeriscono prossimi movimenti in entrata e in uscita, non sono certo lo scenario che proprietà e Città si attendevano. Coach Matteo Mecacci, già artefice della promozione in A2 della Mens Sana nel 2015, subentrato a Griccioli a fine ottobre, ha provato ad invertire la tendenza, ma come spesso accade i risultati non sono cambiati: la squadra toscana segna poco rispetto alla qualità del roster (79.5 punti di media), ha concesso oltre 80 punti in 8 delle ultime 10 partite, ma resta clamorosamente pericolosa sul parquet di casa, dove la Junior non ha mai vinto e dove la Mens Sana è 5-2 in stagione segnando oltre 90 punti a partita. Alla Novipiù, e alla sua difesa, l’imperativo di spegnere da subito le bocche da fuoco biancoverdi.
ATTENTI A… – Pericolo pubblico numero uno è l’ala-centro classe 1989 Devin Ebanks. Globetrotter del basket, seconda scelta dei Lakers e apparso anche con i Dallas Mavericks, è giunto a Siena con un contratto da nababbo e le credenziali per essere il top-scorer della Lega: e lo sta dimostrando, con i suoi 22.7 punti a partita (24.0 nelle ultime 3), e 12 partite su 15 oltre i 19 punti. Oltre ai punti porta alla causa senese anche 6.9 rimbalzi e percentuali da capogiro per un lungo di 206 cm: il 56% da due e il 38% da tre. I motivi del record negativo della Soundreef vanno dunque cercati oltre questi freddi numeri: compito della Junior metterli a nudo.
L’INCOGNITA – Valore aggiunto per la squadra di coach Mecacci doveva essere anche la guardia, Elston Turner jr., reduce da quattro stagioni in calando in Serie A: prima Pesaro, a 16.7 punti di media, poi Brindisi ed infine Cremona, dove ha chiuso il suo biennio con un anno negativo e la retrocessione in Serie A2. Giocatore dal fisico possente e dal talento smisurato, nell’idea della Mens Sana doveva spaccare il campionato: ma i 15.7 di media, ai quali aggiunge 3.8 assist, non sono stati abbastanza per cancellare l’idea di un giocatore incostante, che può passare dai 24 punti contro Agrigento ai 6 con 3/12 contro Trapani. Voci di mercato lo danno in uscita e prendere con leggerezza questa fuga di notizie sarebbe errore capitale: è proprio in questi momenti che un talento, puntando sul proprio orgoglio, può essere devastante. E Turner indubbiamente lo è.
ITALIANS WAY – Molta attenzione va data al gruppo di italiani della squadra senese, in particolare a Daniele Sandri e Lorenzo Saccaggi. Sandri, cresciuto nelle giovanili di Treviso, nel 2007 vince contemporaneamente scudetto Under 19 e Coppa Italia in prima squadra. Nel 2010 si trasferisce a Castelletto Ticino, dove però non trova minuti a causa di un infortunio. Nel 2012 passa a Torino dove conquista la promozione in Serie A2 Gold. Nel 2014 firma per la Virtus Roma, con la quale disputa anche l’Eurocup. Quest’anno la firma con Siena, dove sta portando in dote alla causa della sua squadra 9.4 punti (record di 19 contro Reggio Calabria) e 4.4 rimbalzi con il 54% da due punti. È un giocatore che fa della fisicità e dell’atletismo il suo marchio di fabbrica.
Saccaggi, toscano DOC, inizia la sua carriera tra i pro nel 2009 con Pistoia, dove rimarrà fino al 2013, trascinando la squadra alla promozione in Serie A. Nel 2012 gioca gli Europei con la Nazionale under 20. Dopo la promozione in Serie A dell’allora Giorgio Tesi Group, viene girato in prestito prima a Forlì e poi Casalpusterlengo. E’ a Siena da due anni, e quest’anno – dall’inizio senza il backup Cappelletti – segna 8.2 punti (record di 19 contro la Virtus Roma), smazza 3.3 assist e tira con il 50% da tre punti. Lui che tiratore non lo è mai stato, ma che spesso sfidato delle difese dimostra sul parquet un continuo, costante, eccezionale lavoro in palestra per migliorare.