Dott. Cerutti: “Capita di scegliere un giocatore che non dimostra le sue capacità”

30.11.16 17:31

La prima parte dell’intervista del Presidente della Novipiù Casale a Radio Vand’A


LA DECISIONE – “Interrompere il rapporto con Emegano è stata una decisione necessaria ma dolorosa perchè è sempre una sconfitta per tutti: per la Società che sperava di trovare in lui qualcosa di differente, per il giocatore che non è riuscito ad esprimersi in quelle che sono le sue potenzialità che certamente ha, e per la squadra perchè si vince e perde insieme. Non è facile per un rookie adattarsi in un contesto lontano dalle sue abitudini, in un campionato molto difficile e diverso a quello cui è abituato giocare; non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima, che vediamo dei giocatori che non riescono subito ad adattarsi, alcuni ci riescono dopo, per altri le situazioni non permettono di aspettarli. E’ una decisione che però secondo me, il DG Martelli e coach Ramondino era da fare e che mette la squadra davanti a delle responsabilità e toglie ogni tipo di alibi a tutti gli altri che dovranno esprimere un po’ di più rispetto a quanto espresso finora. La squadra deve dimostrare di sentire il peso della responsabilità che certamente ha. Io magari non capisco ancora bene il pick ’n roll o tutti gli schemi, però penso che dopo le esperienze che ho fatto, le persone e gli uomini, perchè i giocatori alla fine sono uomini, li annuso. Mi ero reso conto dell’imbarazzo psicologico di questo ragazzo, il suo timore di non riuscire ad esprimere il gioco, il suo desiderio di fare punti e sbagliare magari canestri facili e quindi della sua difficoltà a inserirsi. Alla quinta partita ho detto ai miei collaboratori che c’erano dei problemi, poi abbiamo aspettato un qualcosa in più, ma poi ho detto che dovevamo affrontare il problema”. “Non è mai stato preso in considerazione un cambio in panchina – continua il Presidente -: ho molta stima in Ramondino, so che lui è un ottimo allenatore, lo stesso che ha ottenuto risultati positivi l’anno scorso e due anni fa. Credo che capiti a tutti di scegliere un giocatore e poi di non trovare in campo la sua capacità di integrarsi e di dimostrare subito le sue potenzialità, ma questo non ha niente a che fare con la capacità di Ramondino, che per me esiste in tutti i sensi, di trovare il filo conduttore e migliorare la stagione”.
PROPRIETA’ E COLLABORATORI – “Qualche giornale ha messo in evidenza le mie dichiarazioni di domenica come se fossero il senso di una crisi tra me e alcuni miei collaboratori, io credo che sia un’interpretazione totalmente errata. Io mi sento come il buon padre di famiglia che qualche volta anche ai figli che ama maggiormente, deve tirare uno scappellotto per dirgli che hanno sbagliato: questo è il senso del mio richiamo. Come si esce? Con l’umiltà, cercando di risolvere i problemi, con l’unione, facendo squadra e non disperdendosi e cercando soluzioni alternative per rendere il cocktail più buono. Bisogna anche dire, comunque, che quando i nostri collaboratori vanno sul mercato, hanno un budget. Noi siamo una Società di provincia con 600 abbonati, con gli incassi che sono nell’ordine di qualche migliaio di Euro, e con i propri Sponsor che ringraziamo sempre tanto per la loro generosità e la loro amicizia. Alla fine però i nostri bilanci non ci permettono un certo tipo di giocatori, noi dobbiamo andare a prendere dei rookie“.