La scomparsa del Sig. Roati, tifoso nr. 1
E' mancato lunedì a 69 anni Franco Roati, stroncato dal mesotelioma. Un tifoso speciale: ogni estate, da anni, era il primo a sottoscrivere l'abbonamento. Il nostro ricordo.
Sulla giornata di oggi si stende purtroppo un velo di grande tristezza.
Veniamo infatti raggiunti dalla dolorosa notizia della scomparsa di Franco Roati, uno dei piú longevi, assidui, appassionati, perdutamente innamorati tifosi della nostra Junior Pallacanestro. Il Sig. Roati – come rispettosamente ed amichevolmente ci piaceva chiamarlo – é mancato lunedi mattina a 69 anni, proprio negli stessi minuti in cui ci lasciava anche Enrico Giorcelli, che della Junior era stato giocatore.
Il Sig. Roati da tempo non stava bene: un anno e mezzo fa, la maledetta malattia della malapolvere lo aveva raggiunto, e un giorno scelse di spogliarsi della sua unica e riconoscibile riservatezza per confidarcelo. Eppure, nonostante questo suo profondo dolore, non ha mai smesso, in alcun momento, di lesinare il suo apporto emotivo, la sua presenza fisica e anche economica per la nostra e sua Junior. Era, da anni, costantemente e pervicacemente, il primo tifoso a presentarsi nei nostri uffici per rinnovare l’abbonamento, nettamente in anticipo rispetto al secondo; nonché il socio piú celere, preciso e impeccabile nel dare impeto e linfa alle azioni rossoblu di cui era fiero possessore. Ed era, per noi dello staff e della squadra, un punto di riferimento quasi immancabile al Palazzetto, tanto nelle partite giovanili quanto nei venerdì dei nostri allenamenti pomeridiani, seduto talvolta dietro le panchine e altre volte, sempre piú spesso, in prima fila, con la sua passione e comprensione del gioco a sottolineare a piene mani meravigliose azioni di squadra ed il suo aplomb a concentrarsi, penna in mano, durante le pause, sull’immancabile cruciverba passatempo. Talvolta, quasi accompagnato dal rumore dei palloni che rimbalzavano, chiudeva gli occhi e riposava.
La stanchezza, le forze al lumicino annientate dal mesotelioma, lo avevano portato negli ultimi tempi a seguire i nostri allenamenti da un angolino del campo, su una sedia, appoggiato ai tavoli della stampa. Faticava, lo si vedeva, ma voleva esserci e trasmetterci la sua presenza e la sua forza d’animo. Sapevamo, nel nostro cuore, che quella squadra e quei colori sul parquet rappresentavano per lui una granitica àncora emotiva a cui aggrapparsi. Da qualche settimana, peró, non lo avevamo piú visto arrivare, né – cercando con gli occhi in Curva Nord – lo avevamo visto alle nostre partite, ed é stato immediato pensare ai suoi ultimi passi. Quando poi, negli ultimi giorni, ad apertura della biglietteria per i playoff, non lo abbiamo visto presentarsi in sede, il pensiero é divenuto preghiera, finendo subito lì: a ciò che infine, ieri, abbiamo letto sul giornale.
Franco Roati, un uomo dal cuore immenso e dal cuore rossoblu, da lunedì non é piú in mezzo a noi. Ma da lassù, ne siamo certi, continuerà ad applaudire i suoi campioni e i suoi giovani.
E l’abbonamento numero 1, per sempre, non potrà che essere suo.