Una vasca lunga un giorno 2007
Torna la manifestazione di solidarietà per gli atleti disabili del Silvana Baj
La data è già stata fissata: 5 ottobre 2007.
Anche il luogo e la dinamica dell’evento sono già note: una maratona di nuoto di 24ore, presso il Centro Natatorio Alcarotti di Casale Monferrato.
“Una vasca lunga un giorno”, ideata e organizzata dall’Associazione Sportiva Casalese Disabili Silvana Baj, è pronta per la seconda edizione. “Con tale manifestazione – dichiara il Presidente dell’Associazione Franco Osenga – vorremmo sensibilizzare il pubblico sull’attività sportiva di volontariato da noi svolta, valorizzare l’importanza dell’integrazione tra diversamente abili e normodotati e promuovere la cultura dello sport attraverso il nuoto, coinvolgendo il mondo scolastico, giovanile e del volontariato in una kermesse che unisca sport, divertimento e intrattenimento”.
La 24 ore di nuoto è aperta a tutti coloro, casalesi e non, che vorranno offrire o rinnovare la loro presenza, non è a scopo di lucro perciò la partecipazione è gratuita. Ricordiamo che lo scorso anno, fra gli altri, intervennero Il Trio Medusa e Domenico Fioravanti; inoltre grazie agli 844 partecipanti, tra questi nove istituti scolastici con 274 studenti, sono stati percorsi 524,75 km ( distanza all’incirca tra Casale e Roma ). E c’era anche la Junior: Otis George e Cristiano Masper scesero in vasca a fianco degli atleti disabili, iniziando un’amicizia che avrebbe poi portato in primavera all’iniziativa “Qualcosa di normale”.
“Dopo il successo riscosso dalla prima edizione, torna un appuntamento molto atteso dagli sportivi e non solo – dichiara il Vicesindaco e Assessore allo Sport Gianni Crisafulli – lo scorso novembre la maratona era stata la prima grande manifestazione organizzata nel nuovo impianto polifunzionale e aveva riunito centinaia di persone, abili e diversamente abili, in nome della sensibilità e del diritto allo sport. Grazie all’Associazione Silvana Baj, ancora una volta pratica sportiva e valenza benefica si uniscono in un momento di socialità che, ne siamo certi, non mancherà di replicare il gran successo della prima edizione. Un ringraziamento particolare va ai volontari dell’Associazione, che hanno creduto in questa manifestazione e ne hanno fatto una sfida in cui abilità e disabilità si fondono nell’unico concetto di sportività”.