Mercoledì estero
Final Four on top
A volte rimanere incollati davanti ad uno schermo è inevitabile. Hai voglia a dire che è dannoso, che è meglio farsi una passeggiata o che se ne può fare a meno. Ieri, per quanto tentassi, non sono riuscito a mollare un attimo lo sguardo dal mio computer, dalle 18.15 alle 22.07. Pazzo? No, direi di no. Semplicemente innamorato della palla a spicchi. La mia serata di Eurolega è iniziata con un match che tutti, tranne Giannakis, Greer Woods e il resto della truppa ateniese, davano per scontato.
CSKA-Olympiacos finisce con una vittoria dei greci 72-74, strameritata e tremendamente emozionante.
Non solo il folletto ex Carpisa Napoli ha incantato i 5000 russi assiepati sulle tribune, ha segnato il canestro della vittoria a 2 dalla fine subendo falli un po ovunque e da chiunque e fatto ammattire la difesa russa, Woods ci ha messo del suo con 3 schiacciate prepotenti e 4 triple sulla sirena, lorganico greco ha difeso, giocato alla morte e convinto.
Forse basta dire che i greci hanno tirato 62% da 2 e 50% da 3.
Finale come detto al cardiopalmo, neanche il tempo di rifiatare, inizia MPS Ulker. Qui oltre ad un minimo di simpatia, il patriottismo la fa da padrone. Siena gioca così così, senza né sorprendere né deludere, rimane punto a punto grazie alle 17 recuperate e non riesce a scappar via per le bassissime percentuali da 3, 21% al
Partita aperta e chiusa nel tempo di un caffè al bar.
Tra un tempo e laltro riesco a dare unocchiata al tentativo di rimonta del Barcellona a Tel Aviv, il baso mette due bombe in file, ma non basta, Maccabi 81 Axa 75.
Il Tau solido e concreto di Planinic e Rakocevic, mantiene il vantaggio del fattore campo battendo in volata il Partizan, 74-66 il finale.
Emotions live there, sì, per me almeno è così.
Michele