La prima volta non si scorda mai
Angelico-VidiVici: il mio debutto (da tifoso) in serie A
Si inizia nel migliore dei modi con un sandwich da “Toni panini buoni” di fronte al palazzetto. Come un bambino al Luna Park mi metto in coda con il mio biglietto aspettando di entrare, con rigoroso anticipo per potermi vedere il riscaldamento. A quaranta minuti buoni dall’inizio della partita le tribune sono già pienissime. Non faccio tempo a sedermi che vengo trainato da un amico nella zona stampa sotto il tabellone a tre metri da Markowski. Decisamente esagerato. Addirittura mi portano il foglio delle statistiche senza che io debba chiederlo.
Dopo un rimpatriata con Joe Smith acclamato dalla tifoseria come se ancora stesse giocando qui, inizia la partita vera.
Angelico Biella-Vidi Vici Bologna.
Non essendo tifoso di nessuna delle due squadre posso godermi un pomeriggio di basket puro, non annebbiato da desideri o ansie, tutto concentrato sulla bellezza e sulle emozioni che suscita questo sport.
Parlavo di Erik Daniels, allucinante. Nel riscaldamento tirava da oltre nove metri con medie assurde. Non conta nulla mi dico, vediamo in partita. Ecco, quando conta è anche peggio; segna con una facilità imbarazzante da tutte le parti del campo ,compresa una bomba di tabella, incita i tifosi e fa letteralmente ammattire i suoi difensori, i compagni e gli arbitri per il modo sconclusionato di muoversi e di giocare… ma la palla entra sempre nel canestro. La partita la vince meritatamente
Che giornata, la mia prima in serie A.