Jackson e Tatum e l’inizio dei nuovi Big Men
Seconda puntata della nostra rubrica sugli Harlem Globetrotters
Se non conoscete Inman Jackson e “Goose” Tatum, ed è molto possibile, vi siete persi due pezzi fondamentali di storia del basket.
Perché Jackson e Tatum sono stati, a modo loro, due fenomenali precursori.
Il primo sarà ricordato come il primo, grande “Big Man” della storia degli Harlem Globetrotters: esordì in squadra nel 1930 e fu subito chiaro a molti che la sua taglia (poco oltre il metro e 90) sarebbe stata un qualcosa di molto complesso da gestire per i suoi avversari.
La squadra creata da Abe Saperstein era appena agli inizi ma aveva già individuato una prima, vera stella (oggi diremmo il “playmaker” Runt Pullins).
Jackson ampliava il repertorio tecnico ma soprattutto inseriva un elemento chiave, che sarebbe stato assolutamente caratterizzante nella storia e nel gioco degli Harlem Globetrotters: il centro, che non solo avrebbe avuto una valenza tecnica ma anche di intrattenimento.
I ‘Trotters giravano per gli States negli angoli più reconditi, portando in giro uno stile di basket assolutamente inedito, fatto di passaggi, velocità, controllo del ritmo… ma un ritmo che molti non avevano ancora sperimentato da altri.
Saperstein, che era proprietario ma anche allenatore della squadra, comprese perfettamente che la sua squadra avrebbe dovuto proporre qualcosa di innovativo, di diverso, di non potersi legare solamente al risultato (e comunque si vincevano quasi tutte le partite…).
Uno come Pullins era perfetto, con Jackson arrivò il complemento perfetto: il centro non solo di ruolo ma anche quello nevralgico per lo sviluppo del gioco, delle “routine” anche comiche che resero celebri fin dai primi anni i Globetrotters.
Non doveva essere solo un giocatore forte, ma anche uno capace di catalizzare l’attenzione del pubblico, di fare spettacolo, di essere il “faro” e anche l’ispiratore di tutte le magie che da lì in avanti si sarebbero viste sul campo.
Inman Jackson fu il primo della lunga serie di “Clown Prince” a nascondere la palla agli avversari, a fingere di regalarlo per poi farlo sparire, a meravigliare gli occhi dei tifosi (e di contro, far trasalire gli avversari) trasformando insieme a Pullins il basket da semplice gioco ad autentica performance.
Fu l’inizio di tutto, del basket moderno che si gioca oggi.
Per quasi vent’anni, Jackson fu un leader prima tecnico poi “spirituale” della squadra, presente anche nella vittoria nel “World Professional Tournament” del 1940, quando ancora non esisteva una Lega che fosse in grado di catalizzare i migliori giocatori del paese.
Jackson rimase sempre vicino a Saperstein come amico e collaboratore, anche dopo aver smesso di giocare e fino alla fine dei giorni dell’inventore di quello che era diventato a tutti gli effetti un fenomeno di portata mondiale.
Il suo successore, in campo e come stella, fu Goose Tatum. Firmato da Saperstein nel 1942, Tatum giocherà con gli Harlem Globetrotters fino al 1955 ricevendo, a quanto viene riportato, più di 50.000 dollari l’anno. Era una cifra decisamente importante, che lo rendeva il giocatore di basket più pagato in attività. La sua accoppiata con l’artista del palleggio Marques Haynes (che arrivò nel 1947 e successivamente insieme a Tatum formò una propria squadra) fece impazzire letteralmente tutto il mondo, ma questa è una storia che tratteremo in seguito.
Alto circa 198, Tatum era un centro dominante per quei tempi, ma il suo nome è anche ricordato per un particolare del gioco: secondo alcuni, sarebbe stato lui a brevettare il tiro in “gancio” che avrebbe reso immarcabile Kareem Abdul-Jabbar.
Se gli Harlem Globetrotters originali sono stati inseriti come collettivo nella Hall of Fame del basket (compreso dunque Inman Jackson), Tatum ha avuto una “induction” tutta sua, e sul sito della più prestigiosa istituzione del Gioco si legge: “Reece ‘Goose’ una volta ha detto: il mio scopo è far sorridere le persone. Missione compiuta. Goose Tatum è stato il primo vero Clown Prince, portando il suo stile agli Harlem Globetrotters dopo essere stato scoperto da Abe Saperstein sui campi da baseball. Goose è stato un grandissimo atleta ai suoi tempi, con delle qualità fisiche che pareggiavano il suo timing e il senso dell’umorismo”.
E ancora: “Tatum è stato un grande giocatore di basket perfezionando il tiro in gancio al punto da eseguirlo anche senza guardare il canestro. Nel 1948, Tatum e i ‘Trotters sorpresero i Minneapolis Lakers di George Mikan in una partita che rimane negli annali del basket”.
Iniziate a capire cosa siano davvero gli Harlem Globetrotters?