Il week-end dei successi

30.03.08 23:59

Vittoria a Montecatini, ed emozioni dalla tavola rotonda


Inizio a scrivere questo “pezzo” sul treno da Vercelli a Torino, ore 19.13 quando ancora non so come sia finita la partita della Junior. Pazzo? No, inizio con il parlare della tavola rotonda di ieri, sabato, che si è svolta alla palestra Leardi.


Le informazioni dettagliate sugli argomenti trattati so già che le troverete su tutti i giornali locali nonché sulla Gazzetta e su TuttoSport. Ciò che voglio raccontarvi è come ho vissuto io, neofita del giornalismo (se mi passate il termine, suonava bene), il pomeriggio cestistico casalese.


Inizio col dire che, i presenti ve lo potranno confermare, valeva davvero la pena di esserci.


Il mio personale pomeriggio inizia con l’addetto stampa Alessandro che, arrivato nei posti riservati alla stampa ci dice “Vi porto Gallinari, così potete parlare un po’ liberamente”.


Il massimo direi. Aspettando Danilo, mi ritrovo fianco a fianco con Franco Ciani, emblema della promozione in A2 di Casale. Con lui parlo di Giancarlo Ferrero, di come sia maturato, cambiato. Di come la realtà senese sia quella in cui ogni giovane dovrebbe giocare, perché si è “liberi da pressioni”. Poi viene il momento del Gallo, che oltre a dirci che ogni sua intervista viene regolarmente travisata, ci spiega la sua posizione sull’Nba e sull’Europa, definendoli due mondi cestistici differenti, non necessariamente uno meglio o peggio dell’altro. Non ci svela di più, se non il fatto di vedere davanti a lui la partita con Biella, per scegliere se essere eleggibile per il draft, ci dice “Ho ancora 1 mese di tempo, valuteremo con calma”.


Ce lo portano via, deve salire sul palchetto, rimango personalmente come un bambino a cui hanno rubato il lecca lecca. Mi volto e vedo davanti a me il Coach, Dan Peterson ci parla della memoria storica, dell’importanza di avere un passato e i 52 anni della Junior sono un pezzo di storia del basket. Si congratula con la scelta del luogo per la conferenza. “A chicago hanno costruito un nuovo stadio per il baseball, mio padre non ci ha mai messo piede perché i grandi del passato non avevano giocato lì”. Sorrisi, poi anche Peterson ci lascia, inizia il dibattito.


 


 


Pensavo che le emozioni personali finissero lì, invece no. La settimana scorsa vi avevo promesso che mi sarei informato sulle modalità di tesseramento dei giocatori in Legadue. Chi meglio del Presidente della Legadue Renzi poteva sciogliere i miei dubbi?


Mi spiega che l’accordo per i “passa portati” rimarrà uguale a quello in vigore in questa stagione.


Aggiunge che si sta discutendo sul numero degli extracomunitari.


Due i possibili scenari:


          2 extracomunitari ( con due possibili sostituzioni ) e un comunitario


          3 extracomunitari ( con una possibile sostituzione) e nessun comunitario.


 


Promessa mantenuta.


 


Arrivo a Torino, appena accedo alla pagina di Legaduebasket.it leggo il risultato finale della partita:  83 – 87 Casale. Direi che un week end cestistico migliore di questo non poteva esserci.


Unico neo l’infortunio occorso al nostro Otis George, costretto a rimanere a lungo fuori gara.


Non essendo andato a Montecatini, gli unici strumenti su cui mi baso sono radiocronaca, net casting e statistiche. Ottime le percentuali dal campo, 58% da 2 e 40% da 3, per un totale che sfiora il 50%.


Bene anche a rimbalzo, nonostante l’assenza di Otis George per la maggior parte della gara, 36 a 30 il computo finale. Importante, anzi più importante, quello che non si può evincere dalle statistiche ma che trova ampio spazio nelle parole di Marco Crespi nel finale, riassumibile in tre concetti : fame di vittoria, grinta, difesa.


 


 


Michele