Il capolavoro di Siena

27.09.07 09:50

Cosa vuol dire essere una Squadra


Domenica sera abbiamo assistito a una lezione. Il Montepaschi Siena ha spiegato, non solo alla Benetton Treviso, ma a tutti gli italiani appassionati di basket, cosa voglia dire essere una Squadra.


Kaukenas e compagni hanno dominato la Supercoppa italiana, chiusa con uno scarto record dopo aver sfiorato i 60 punti di vantaggio. Dal 20-20 di metà secondo quarto, i senesi hanno realizzato uno straordinario parziale di 32-0 che ha messo in cassaforte il risultato; si poteva ragionevolmente pensare che l’intensità del gioco sarebbe calata, invece non è stato così. Siena ha continuato a macinare gioco, lottando su ogni pallone, con uno Stonerook (MVP) devastante. “Un uomo in mezzo ai bambini”, così lo ha definito la Gazzetta dello Sport. Questa, in breve, la cronaca della partita.


Se si vuole cercare di capire come sia stato possibile un tale divario, non bisogna confrontare i nomi dei giocatori schierati dalle due squadre. A livello di nomi Treviso non è seconda a nessuno: il trio di americani Chalmers, Johnson e Austin sulla carta è il migliore della serie A (o è comunque da podio…), Soragna, Mordente e Gigli sono stati uomini importanti della nostra Nazionale, Fantoni, Atsur e Mensah-Bonsu promettono bene. La Benetton ha certamente pagato una condizione fisica molto più che precaria, ma anche Siena non era al 100%: entrambe le squadre avevano uomini fondamentali impegnati in Spagna.


Cosa ha fatto la differenza? Siena ha messo in campo una Squadra, Treviso dieci giocatori. E, nel basket come in tutti gli sport di squadra, dieci giocatori non fanno una squadra. Non è solo una questione di nuovi arrivati, Pianigiani ne ha schierati ben quattro (Ilievski, Thornton, Ress e Lavrinovic) ma sembrava che giocassero da una vita insieme ai compagni. Occhi giusti, aggressività, voglia di lottare, altruismo. Tutte qualità che sono mancate alla Benetton: giocatori tristi, spenti, come non te li aspetti la sera in cui ci si gioca il primo trofeo della stagione.


Treviso ha mille attenuanti, ha perso il coach campione europeo David Blatt e pezzi da novanta come Zizis e Goree, sta cercando di ricostruire dopo mesi durissimi per i fatti che tutti conosciamo. Da piemontese faccio il tifo e ho fiducia nella la coppia Ramagli-Atripaldi che ha fatto grande Biella e riporterà in alto Treviso.


Ma chi ama questo sport, non si dimenticherà una prestazione di questo tipo. Una lezione, durissima per Treviso, straordinaria per tutti gli spettatori. Un capolavoro senese. Applausi.


 


Matteo