Finali nazionali U15: -3
Oggi parla Marco Gandini
Sale sempre di più l’adrenalina fra i ragazzi dell’Under 15; per tutto il gruppo, nessuno escluso, quella di Bormio è la prima esperienza assoluta di finali nazionali.
La parola oggi va a un “veterano” di questi tornei, Marco Gandini: per lui in curriculum ben nove finali nazionali!
“Sette le ho disputate con l’Olimpia Milano, due con Casalpusterlengo. Una con i ragazzi, due con gli allievi, tre con i cadetti e tre a livello Juniores. E due vittorie: una nel 1999 come assistente di coach Corbani, l’altra nel 2001”.
Se fossi tu il coach di questa squadra under 15, quali parole useresti prima della palla a due della prima giornata?
“Istintivamente, mi viene piuttosto in mente cosa dire dopo la sirena finale della prima partita: cercherei di predicare calma e serenità, perchè in tornei così intensi, ogni partita va subito messa alle spalle, indipendentemente dal risultato. Si gioca ogni giorno, non si deve mai perdere la concentrazione”.
Conoscendo bene il cammino della nostra squadra, come giudichi nel complesso il livello di questo concentramento finale?
“Nessuna squadra arriva alle finali nazionali per caso. E’ stata una stagione intensa, in cui tutte hanno superato diversi ostacoli, vincendo tante battaglie. Il girone di Bormio in cui è inserita la Banca del Piemonte è estremamente interessante: Varese e Bologna vantano tradizione e hanno sempre lavorato bene con i giovani; e attenzione a Pontedera che può essere l’outsider”.
Come vedi i ragazzi?
“Hanno lavorato bene. Fisicamente, possono dire la loro anche a Bormio. E non dimentichiamoci che, rispetto ad altre formazioni più rodate, loro hanno iniziato a giocare insieme a settembre. E tutti sono al debutto. Sarà un’esperienza speciale”.