Emozione e ambizione
08.09.07 09:10
Marco Gandini racconta la sua estate prima di venire a Casale
“L’estate sta finendo” cantava un duo un po’ stravagante negli anni ’80…
…e che estate intensa è stata quest’ultima che volge al termine!
Quante novità, quanta voglia di basket.
Ma partiamo dall’inizio, da una mattina di inizio estate; mi squilla il cellulare:
“Ciao Marco” e dall’altra parte ” Bella Ganda”… ed eccomi qui, come assistente allenatore di Marco Crespi.
Finalmente di nuovo insieme, come ai tempi delle giovanili di Milano, quando si giocava e si sudava sul mitico parquet della “Secondaria”, sognando di poterlo fare un giorno insieme ai grandi giocatori dell’Olimpia di Peterson.
Come nel ’98 quando Marco divenne capo allenatore a Milano e mi propose di provare a fare sul serio l’allenatore; altre sensazioni, la pallacanestro come possibilità di lavoro, non solo il gioco che occupava le mie giornate da ragazzino.
Come nel ’98 quando Marco divenne capo allenatore a Milano e mi propose di provare a fare sul serio l’allenatore; altre sensazioni, la pallacanestro come possibilità di lavoro, non solo il gioco che occupava le mie giornate da ragazzino.
Però, a pensarci bene, qualcosa è rimasto ancora come tanti anni fa: il sogno…
…no, non più D’Antoni, Meneghin, McAdoo.
Adesso c’è la JC, c’è Donte, Taquan, Otis, Cristiano, Simone e tutti gli altri.
E c’è sempre l’emozione, l’entusiasmo, la passione, l’ambizione di qualcosa di grande da conquistare.
“L’estate sta finendo”, è vero.
Ma inizia la stagione e si può tornare a vivere il sogno!