All’ultimo respiro Morri gela la Fastweb
Casale avanti per 39'59'', ma Soresina sorpassa sulla sirena: finisce 70-69
VANOLI SORESINA – FASTWEB CASALE 70-69
(18-21, 32-41, 50-54)
VANOLI SORESINA: Lollis 26, Albano ne, Morri 13, Reynolds 4, Gigena 4, Portaluppi 1, Cazzaniga 6, Cusin 5, Ryan 3, Valenti 8. All.: Cioppi.
FASTWEB CASALE: Fazzi 5 (1/1 , 1/1), Dean 17 ( 5/8 , 2/3 ), Mathis 10 (3/7, 1/2), George 16 (7/9, 0/2), Formenti 5 (1/1, 0/4), Pierich 8 (2/6, 0/4), Coviello ne, Volcic 6 (3/9 da 2), Tagliabue 2 (1/1 da 2), Garofalo (0/1, 0/1). All.: Crespi.
Avanti fino all’ultimo secondo della partita, la Junior accarezza la possibilità di andare 2-0 nella serie con Soresina, ma viene sorpassata proprio a un metro dal traguardo: è Morri a trovare lo spunto vincente, con un coast-to-coast concluso da un appoggio nell’area pitturata che ha rimbalzato un pò sui ferri prima di scendere nel canestro, proprio mentre le lampadine del tabellone sancivano la fine della partita.
Un incontro molto intenso, dominato a lungo dalla Fastweb, sempre “sul pezzo” in difesa e per buona parte dell’incontro precisa anche in attacco. La coppia Dean-George prende il cento del palco, ma Soresina rimane in vita grazie a un grande terzo quarto di Lollis.
Nel quarto finale la Fastweb sembra poter gestire il vantaggio, ma nelle ultime tre azioni d’attacco Pierich, Mathis e Dean fanno 3/6 ai liberi, mentre Soresina non sbaglia più e con Morri trova il canestro della vittoria.
Le parole di coach Crespi: “Sono soddisfatto della partita, ovviamente non del risultato. Abbiamo giocato 38 minuti con la testa avanti, difendendo bene contro i giocatori di Soresina che hanno esperienza e “tocco”, come più volte ho sottolineato parlando di questa serie. Hanno inciso quei tre liberi sbagliati nelle ultime azioni; dobbiamo memorizzare la sosddsfazione tecnica e incanalare la rabbia del risultato finale. Sapevamo di essere pronti a competere in trasferta, ora ripartiamo da quei tiri liberi sbagliati per dimostrare di avere ancora più fame nelle prossime partite”.