Air Lituania atterra a Milano
Sapersi rigenerare è una scelta importante
Chiacchieravo con un caro amico appoggiato sulle transenne del Palaferraris di un certo Katelynas, appena arrivato a Casale al posto dell’esuberante Sensley. Ricordo con piacere la frase: “questo è di un’altra categoria”.
Parole sante! Infatti oggi leggo sul sito della Legabasket l’ingaggio del Minda da parte di una super società qual’è Milano. Il percorso che ha portato Katelynas a calcare i parquet di serie A è veramente interessante. E’ uno di quei giocatori che hanno saputo rigenerarsi.
Prendo il termine “rigenerarsi” dal vocabolario di coach Peterson, per indicare il fatto che ad un certo punto della carriera un giocatore accetti la possibilità di giocare ad un livello più basso rispetto alle sue possibilità per rilanciarsi. Dopo l’anno a Cantù passato in infermieria, restando un bozzolo non schiuso a livello professionistico, Minda ha accettato di giocare per una società ambiziosa e seria come la Junior Casale in Legadue, sotto le direttive di coach Crespi. Superfluo dire che questo gli abbia giovato. Ha giocato una buona Summer League con Golden State ed ora il contratto con l’Armani Jeans con la quale ha la possibilità di esplodere.
Katelynas non è l’unico giocatore ad aver scelto questa strada, spesso infatti la Legadue è stata un toccasana per giocatori in cerca di rilancio e di nuove certezze. Granger, Childress, Soragna, sono alcuni dei nomi transitati per il nostro “limbo” e poi ri-esplosi al piano di sopra.
Spesso la scelta è quella di giocare spiccioli di partita in una lega più prestigiosa rispetto all’essre protagonisti un po’ più in basso, entrambe le vie sono percorribili. Certo è che rigenerarsi, sia da allenatore che da giocatore, paga. Sempre.
Michele