Il basket e l’inutilità di un pronostico
La pallacanestro sfugge spesso a ogni tipo di previsione
E’ Lunedì. La giornata inizia davvero bene con una serie di fortunati eventi: prendo due treni e un pullman, zero minuti di ritardo e un anticipo di ben 3′. Se poi ripenso alla giornata di ieri non posso che essere ottimista e positivo. È la prima volta una squadra casalese si trova in testa ad un campionato di serie A. E’ pur vero che chi ben comincia…ben comincia.
Sentendo la radiocronaca e buttando l’occhio sulle cifre mi ha fatto piacere constatare che
Soprattutto sono felice che il reparto lunghi abbia risposto subito presente alla prima chiamata offrendo una prestazione di qualità e quantità, segno che l’impegno e il lavoro duro spesso pagano, senza esaltarsi o montarsi la testa, guardando i fatti e camminando di squadra. In estate si è parlato molto della Legadue come di un campionato super equilibrato; eccovi serviti: 4 vittorie in casa e
Il bello del basket di ottobre è che anche targato Nba… Garnett, Bargnani, Allen, Ford, Pierce e Bosh hanno fatto luccicare gli occhi alle migliaia di tifosi accorsi al PalaLottomatica. Poco importa se durante la settimana la squadra romana ha preso una sonora bastonata in campionato: domenica i tifosi capitolini hanno ugualmente occupato ogni posto disponibile per assistere allo show regalato dai campioni della Atlantic Division e dalla loro squadra. I love this Game. Se c’è uno sport oltre al rugby che sa stravolgere ogni singolo pronostico, quello è il basket; nonostante abbia spronato i suoi fino all’inverosimile, Pillastrini non è riuscito a risolvere il rebus-Biella che, in 6 giorni, riesce a prenderne 20 con Cantù e a far colare a picco