Fantoni grande ex: “Per me Casale è… casa”

23.03.17 12:16

Domenica a Scafati la Junior ritrova Tommaso Fantoni, centro della promozione in A. Abbiamo ripercorso insieme a lui gli anni trascorsi a Casale: le emozioni, gli affetti e i ritorni da avversario...


Una storia durata tre anni, ma che ancora ora lo tiene legato a questa Città. Tommaso Fantoni – un altro dei protagonisti della promozione in A della Junior e avversario della Novipiù domenica con la sua Scafati – riavvolge i suoi ricordi in maglia rossoblu, orgoglioso ed emozionato di averne fatto parte. La città, la squadra, le persone: un feeling indissolubile che, proprio nei giorni in cui si celebrano i “60 anni” di attività del nostro Club, abbiamo voluto ripercorrere assieme.

Partiamo dagli inizi, stagione 2008/2009: l’arrivo a Casale.

La mia esperienza a Casale sarebbe dovuta iniziare 6 mesi prima, perchè quando ho capito che sarei dovuto andare via da Treviso parlai già con Marco Crespi. Avevo però già dato la mia parola a Livorno e quindi tornai lì. L’incontro tra me e il coach avvenne a metà strada tra Casale e Livorno, precisamente a Sarzana: mi spiegò i progetti e i programmi della Società e tutto quello che Casale Monferrato, e la Junior, era intenzionata a fare nello sport”.

Casale Monferrato ti ha dato tanto, in campo e fuori.

La persona che ha segnato di più la mia vita a Casale è sicuramente mia moglie Sara, che ho conosciuto proprio a Casale nei primi mesi. Poi, per me, Casale è casa ormai: ho conosciuto tantissime persone che mi hanno accompagnato durante i tre bellissimi anni che ho passato in maglia Junior”.

3 anni ricchi di emozioni. E poi, il 23 giugno 2011, un sogno che si realizza: la Serie A.

Quella data ormai è indelebile, probabilmente sono stati il caldo e le zanzare più piacevoli della mia vita. Fu un giorno particolare: io lo aspettavo da tre anni, ma c’era anche chi lo aspettava da più tempo come Simone Pierich. Mi ricordo che fu una giornata che cercai di vivere normalmente fino alla palla a due, ma onestamente non ci riuscii: ero costellato di emozioni, di pensieri, di nervosismo, di ansie, insomma, di tutte le sensazioni che si possono immaginare. Ma era anche giusto così. Poi, alla palla a due, sparisce tutto: e’ stata durissima arrivarci, io avrei giocato la mattina alle 8…

Due giorni dopo la Promozione, il matrimonio con Sara.

Non ho fatto nemmeno l’addio al Celibato, di quello sono sempre a credito… La data del matrimonio andava scelta molto tempo prima e avevamo visto che l’ultima disponibile per gara 5 era appunto il 23 giugno. Speravo di non arrivarci a quella gara, ovviamente di vincerla prima, ma non è stato così; ho avuto un giorno e mezzo per prepararmi per il matrimonio e ripartire. Quelli sono stati i 5 giorni più pesanti, ma più belli della mia vita”.

La stagione successiva alla promozione, sembra uno scherzo del destino, Fantoni firma alla Reyer Venezia.  

Quando sono arrivato lì è stato esilarante, perchè mi odiavano tutti, persino gli americani! La batosta era ancora fresca: finimmo a tardo giugno e a metà agosto avevamo già iniziato a fare preparazione. Io stavo benissimo, ero ovviamente a 3 metri da terra, però ho cercato di lasciare tutti tranquilli perchè loro erano i miei nuovi compagni di squadra. L’idea era di fare la LegaDue, ma con la Wild Card di Teramo siamo finiti in Serie A, come credo che sarebbe successo a Casale se non avessimo vinto in Gara 5…e quindi ci siamo subito incontrati anche in A”.

Dal 2011, sono stati tanti i ritorni al PalaFerraris da avversario.

Giocare da avversario è sempre un’emozione strana: pensi al tuo lavoro perchè in quel momento è giusto che tu dia il massimo per la squadra per la quale giochi. Ovviamente la voglia è quella di far bene e giocare bene davanti a quella che è la mia casa, la mia famiglia e la mia ex squadra del cuore. Ho sempre pensato di voler dare il massimo per puro rispetto nei confronti di Casale e dei casalesi che se lo meritano tutto. Mi dispiace perchè, dal 2011, ho perso solo la gara di andata con Scafati di quest’anno: prima non avevo mai perso contro Casale. Così, siccome tutti gli anni ci prendiamo in giro con gli amici di Casale, quest’anno è toccato a me”.

Un’amicizia di lunga durata.

Se penso a un mio compagno con cui ho legato molto, di primo acchito dico Simone Pierich. Sono anche il padrino di Battesimo di suo figlio. Io e Simone siamo molto legati, ma eravamo legati già da prima perchè lui ha fatto le giovanili a Livorno. E a Casale si è consolidata un’amicizia che ci portiamo dietro tutt’ora”.

Giancarlo Cerutti.

Per me è’ il Presidente, con la P maiuscola. Nel senso che non è solo un imprenditore o una persona che nel suo ambiente è uno dei numeri uno, ma è una persona molto interessante, intelligente e piacevole. Nei tre anni che sono stato a Casale ricordo una persona onesta, gentile e premurosa verso i propri ragazzi, e che ho molto a cuore ancora ora”.

Com’è Casale adesso?

Rispetto a quando c’ero io vedo un po’ di lifting e di restyling, sia alla Società che alla squadra. C’è sempre l’idea del progetto di portare avanti un gruppo di italiani che ci sono ormai da quando sono andato via io: c’è Niccolò Martinoni, poi sono arrivati Natali e Tomassini che conosco personalmente e sono bravissimi ragazzi. L’impronta di Casale di portare avanti progetti a lungo termine c’è sempre, e questo va sottolineato perchè è una delle poche in Italia: questo è quello che ho sempre pensato e che continuerò a pensare. Il Palazzetto, poi, è molto cambiato: adesso è più buio sulle tribune, il campo è nuovo, ma l’aria è sempre quella. E io la conosco bene”.

Hai fatto parte della Storia della Junior di cui quest’anno si celebrano i 60 Anni: un messaggio?

Auguro alla Junior almeno altri 60 anni di gloriosa storia. Poi io non so se ci sarò, però le auguro davvero di andare il più avanti possibile e di levarsi tutte le soddisfazioni che si merita”.

 

Giorgia Gozzini