Trasformare la rabbia in energia
Gara 2, proviamo a ragionare a bocce ferme
Come già detto in post precedenti, è sempre facile salire sil carro dei vinicitori, meno semplice restare su quello dei vinti. Vista così, di primo acchito, la sconfitta di ieri può lasciare diversi strascichi, positivi o negativi; è certo che l’indifferenza rimane esclusa.
L’amaro in bocca, anche a forza di caffé extra zuccherati e dolcetti vari stenta a passare. Fa male pensare di essere rimasto lì sotto il canestro a guardare come un baccalà quel pallone finire nella retina. La voce che in radiocronaca si fa spenta e triste.
Ecco che, all’apice del decadentismo di giornata, aprendo la pagina del sito, si fa largo in me una lucina. Via tristezza e pessimismo, via al “Pensala come Donte”. Nelle parole del nostro play c’è l’emozione che una partita del genere può farti nascere dentro. Quella voglia matta di cancellare, resettare e togliere dalla memoria dei tifosi quegli ultimi fatidici due minuti. Venerdì sarà elettrizzante. “Trasformare la rabbia in energia positiva” questo l’imperativo di coach Crespi.
Vorrei, per estingure del tutto i miei e i vostri brutti ricordi, poetizzare di alcune giocate che, nonostante la sconfitta, valevano il prezzo del biglietto.
In primis l’assist di Cristiano sotto le gambe di Reynolds(vado a memoria) per la schiacciata di Volcic. Il giro e tiro di Otis cadendo indietro è davvero il massimo. Rapido, preciso, fluido e, soprattutto, eseguito ad un’altezza fuori dal normale. Il massimo.
Michele