Emozioni e analisi

04.12.07 09:00

Focus sulla partita di montecatini e sulla giornta di serie A


A mente fredda cerco di rivedere passaggio per passaggio la partita di domenica. Numeri e tabù sfatati a parte, le sensazioni sono davvero molto positive.


A livello di emozioni la partita dell’altro ieri ha regalato quell’intensa sensazione di appagamento che il tifoso cerca in quei match dominati per tutto l’arco dei 40’.


La sfida con Montecatini regala un pathos completamente diverso dagli ultimi della sfida con Rimini e Jesi o dall’ultimo secondo con Fabriano. Non è un attimo di adrenalina, è un piatto da gustare e rigustare fino a domenica prossima.


Hanno prevalso l’attenzione e la difesa, la precisione dall’arco e l’abnegazione di tutto il gruppo.


I temi tattici proposti in settimana erano due: la concentrazione del gioco sugli esterni da parte dei termali e dunque la nostra difesa in tal senso, e viceversa Phil Melillo sottolineò l’importanza di tenere a bada i nostri lunghi.


La partita si è giocata proprio lì. Efficace la nostra difesa sul pick and roll, lasciando pochi tiri comodi e sostanzioso il nostro gioco con i due lunghi.


 


In serie A si parla già di possibile record di vittorie stagionali per quanto riguarda la capolista Montepaschi di Siena. Battendo a Pesaro la Scavolini porta a 12 i successi in stagione su altrettante gare giocate. A tener botta solo due squadre: Roma che nel posticipo affonda la Fortitudo Bologna con un Allan Ray finalmente decisivo e la meteora Biella di cui parla Flavio Tranquillo nella sua consueta Analisi su “La Stampa”. Cito inizio e fine dell’articolo, pezzi davvero degni di nota: “Vedere una gara che comincia con gli applausi alla squadra ospite ed al suo sponsor e con i cori di incoraggiamento reciproco agli avversari da parte delle tifoserie organizzate significa essere a metà dell’opera” e “ I demeriti di una squadra (rif. a Milano) che molte altre della nostra serie A non ha quella cosa che non si compra al mercato e che a Biella hanno nel Dna: L’identità, che fa vincere le partite di basket”.


 


Michele