Citius altius fortius

12.11.07 20:00

Un minuto di silenzio per lo sport


La mia storia di appassionato di basket non è ovviamente iniziata con l’essere un “addetto ai lavori”, se così si può chiamare la mia posizione attuale. Come tutti ho iniziato con l’essere un semplice tifoso che muove i suoi primi passi nella realtà sportiva.


Tuttora, come tutti coloro che sono dentro il movimento sportivo, sono un tifoso.


Basket, pallavolo, calcio, rugby hanno affascinato in passato e affascinano tuttora migliaia di persone nei campi, in tv, alla radio.


Lo sport è storia, da sempre lo si pratica, sotto forme diverse, vero, ma da sempre. Fa parte della nostra natura l’impressionarsi di fronte ad un dribbling, una stoppata, una schiacciata, un placcaggio o, in generale, ad una prestazione fisica di rilievo.


“Citius, altius, fortius” dicevano i greci nella prima olimpiade di Atene 111 anni orsono. Più veloce, più in alto, più forte. Ideali sportivi che tuttora dai bambini nel campetto dell’oratorio ai professionisti sul parquet inseguono per tutta la carriera e durante la vita.


Macchiare questo ideale è un crimine, che lascia dietro di sè il vuoto, l’amarezza, lo sconforto.


Il minuto di silenzio, giusto o sbagliato che fosse, secondo le credenze di ognuno, è il simbolo di qualcosa che sempre più di frequente viene rotto e deturpato, proprio da coloro che lo amano.


Assurdo.


Tornando a discutere del nostro sport, fortunatamente alieno da simili atti di follia, i campionati professionistici in Italia proseguono su binari opposti. Il nostro campionato continua a riservare risultati sorprendenti e, alla settima giornata, non si è ancora chiaramente delineata una squadra favorita; il massimo per chi ama imprevedibilità e competizioni di livello omogeneo.


Purtroppo, si fa per dire, nemmeno le V nere riescono nell’impresa di fermare i mostri toscani guidati da coach Pianigiani, e quindi viene rinviata la possibilità di rimescolare le carte.


Sorprendente la partita di Roberto Gabini, ala italo argentina della Lottomatica Roma, fatta di 30 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e due recuperi, 35 di valutazione, + 19 con lui in campo e produzione 0.94!


Insomma per una non-superstar, una partita da incorniciare!


 


Michele