Il suono del silenzio
24.10.07 14:07
La rabbia della sconfitta in una serata da dimenticare
Hello darkness, my old friend,
I’ve come to talk with you again,
Because a vision softly creeping,
Left it’s seeds while I was sleeping,
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.
(Simon and Garfunkel, “The sound of silence”)
Frosinone, ore 23.00. Partenza in pullman per ritornare a Casale. L’atmosfera è di quelle che difficilmente si riescono a spiegare a parole: musi lunghi, facce tristi e soprattutto…un silenzio assordante.
Si, avete letto bene, ho scritto proprio “assordante”. Perchè dopo una sconfitta quello che ti rimbomba dentro, nonostante fuori non voli una mosca, è un grido di rabbia e di frustazione talmente forte da spaccare i timpani.
Casale Monferrato ore 7.00. Siamo arrivati a casa. Il viaggio è finito, il buio della notte ha affievolito un po’ il dolore della sconfitta, ma una cosa è certa: quel silenzio che ancora adesso mi grida nello stomaco, non lo voglio più sentire.
Marco Gandini
Marco Gandini