Cenerentole ed abbracci

Quel che resta del folle ultimo secondo della partita di ieri è il lunghissimo abbraccio che tutti i giocatori regalano a Donte. Tutti uniti in un fazzoletto di parquet a giocare la partita più bella, quella dello spirito di squadra. Il pubblico è in estasi, partecipa con mani e braccia all’ammasso di maglie blu a stelle rosse, cercando di esultare il più possibile.
Guardando questa scena da fuori mi sono sentito davvero in debito con lo sport, con questo sport. Vittoria a parte, ultimo tiro o no, la Fastweb ha gli occhi della squadra che non molla, che si aiuta, gli occhi di chi, per dirla con Marco Gandini, ha “ansia di vittoria”, anche se 8 punti in 2′ non sono cosa facile da recuperare.
Tutto si decide con un cambio decisivo. 4 piccoli e un super-atipico. La partita gira.
Riportata a -1 la Fastweb ci crede eccome, non molla, vince.

All’uscita del palazzetto trovo prima Donte e poi il capitano. Il primo con il suo forte accento texano mi urla “wow che fortuna”; il secondo, “ho detto io a Gansey di passare la palla a Donte”.Risata generale. La fortuna può cambiare un risultato, non una valutazione.
E se il tiro di Mathis…niente “se” e niente “ma”, la Fastweb è rimasta attaccata con i denti alla partita fino all’ultimo.

Michele