Inside the Game: vizi e virtù del Derthona
Domenica al PalaFerraris, il Derby della provincia con la Bertram di Pansa, guidata da Johnson (17.7) e Sorokas (15.5)
GAME TIME – Partita da circoletto rosso quella che andrà in scena domenica sera al PalaFerraris, con il Derby della Provincia tra Novipiù Casale e la Bertram Tortona. Un derby di questa portata solitamente sfugge ad ogni regola (basti pensare che nei cinque precedenti in serie A2 ha sempre vinto la squadra in trasferta), ma comunque le due squadre arrivano a questa sfida con umori e pensieri simili: Casale ci arriva dopo la sconfitta subita in quel di Trapani (88-74, massimo scarto subito in stagione) mentre la Bertram dopo la bruciante sconfitta interna all’overtime contro Rieti (78-74, e dopo aver sprecato un +17).
Più in generale, la squadra tortonese arriva a questa partita non nel momento migliore della sua stagione: 2-3 il bilancio nelle ultime cinque gare, tra cui una vittoria a fatica in trasferta a Napoli.
RAGGI X – Analizzando i numeri della squadra allenata dal casalese DOC Lorenzo Pansa vediamo come in attacco i numeri siano di alto livello: il Derthona segna infatti 79.8 punti a partita (4° attacco del girone) e tira soprattutto il 37% da tre, 2° percentuale più alta del campionato. Da sottolineare come Tortona sia tra tutte la squadra che prende più conclusioni da tre (26.7 a partita), il che dà ancor più l’idea delle mani buone dei Leoni. Di fronte, Pansa si troverà la miglior difesa dell’intero campionato: la Junior subisce 69.7 punti di media e concede le percentuali più basse della Lega agli attacchi avversari (49% da due e 31% da tre). Il 31% da tre concesso è una statistica identica a quella di Tortona, capace di proteggere molto bene l’arco con la tendenza, però, a concedere di più dentro l’area: il 54% da due concesso è infatti il quarto dato più alto del campionato. Squadra probabilmente meno atletica della Junior, Tortona rispecchia questa sensazione anche nei numeri: è terzultima per stoppate (1.1) e quart’ultima per rimbalzi offensivi (8.2).
ATTENTI A… – Punto di riferimento dell’attacco tortonese, e certamente uomo-barometro delle giornate bianconere, è Melvin Johnson, guardia classe 1993. Cresciuto alla Virginia Commonwealth University, dopo i 4 anni di college (e una Summer League con gli Houston Rockets) si è subito trasferito in Italia, a Varese, dove a metà stagione (9.4 punti in poco più di 22 minuti) scelgono di tagliarlo: Melvin raggiunge così Forlì, dove i suoi 20.5 punti di media diventano decisivi nella salvezza dei romagnoli, ottenuta ai Playout.
Quest’estate, quindi, la firma con la società bianconera, dove sta continuando a mettersi in mostra come un grande realizzatore: in circa 33’ di utilizzo, segna infatti 17.7 punti e serve 3.0 assist. Di taglia molto minuta, Johnson è un giocatore offensivamente molto continuo: in tutte le partite che ha giocato è sempre andato in doppia cifra (record di 32 punti contro Latina) ed inoltre ha delle ottime percentuali al tiro, soprattutto da tre punti dove tira con il 40% di media. Nella partita di andata gli esterni di coach Marco Ramondino (Bellan in primis) erano stati molto bravi a contenerlo, tenendolo a 12 punti e 5/11 dal campo.
TUTTOFARE – Secondo terminale offensivo, ma all’occorrenza funge anche da leader dell’attacco, è Paulius Sorokas, ala classe 1992. Durante il settore giovanile cresce nel Lkka-Zalgiris, squadra presieduta da Arvydas Sabonis. Il primo contatto con la pallacanestro italiana avviene nella stagione 2014/15, quando Sorokas firma con la Bakery Piacenza, società di Serie A2 Silver. La stagione successiva, firma un biennale con la Remer Treviglio, che viene intervallato dal prestito a Jesi, dove aiuta la squadra marchigiana a salvarsi. In questa stagione la firma con Tortona, dove è onnipresente nelle voci statistiche: segna tanto (15.5 punti di media, record di 34 contro Siena), prende rimbalzi (10.2 a partita) e serve assist (2.9). Un giocatore quindi totale che, inoltre, ha delle ottime percentuali dal campo con il 64% da due e il 27% da tre.
CUORE DI CAPITANO – Last but not least, una menzione speciale per il leader emotivo della squadra, il navigato Luca Garri.
Veterano del parquet (classe 1982), ha girovagato l’Italia giocando sia in Serie A che in Serie A2 (Virtus Bologna, Roma, Trento, Biella, Varese, Ferentino e Barcellona). Nel suo palmares, oltre che alla Coppa Italia di Legadue vinta con Trento nel 2013, troviamo un oro ai Giochi del Mediterraneo (Almeria 2005), ma soprattutto l’argento olimpico di Atene 2004.
Dalla stagione 2015/16 è in forza alla squadra tortonese, della quale è anche capitano e Luca ha sempre portato il suo apporto di punti e carisma. Quest’anno è statisticamente il suo migliore da quando veste la casacca bianconera, con 12.9 punti segnati di media (record di 25 proprio nella gara di andata contro la Junior) e 6.9 rimbalzi catturati. Anche le sue percentuali al tiro sono eccellenti con il 53% da due punti e il 41% dalla linea dei 6.75.