Inside the Game: Trapani ai raggi X

14.02.18 14:56

Sabato al PalaIlio, una classica della Serie A2 con Trapani chiamata al riscatto guidata da Perry (15.8) e Jefferson (15.5), ma attenzione agli italiani…


CLASSICO – Seconda trasferta siciliana consecutiva per la Novipiù, che sabato sera affronterà la Lighthouse Trapani di coach Ugo Ducarello, reduce dalla sconfitta di domenica contro Rieti.

Una Trapani che sta vivendo un momento non felicissimo della sua stagione (basti pensare che in questo 2018 il suo record è di 1 vittoria e 6 sconfitte), ma che tuttavia non è assolutamente da sottovalutare, soprattutto in casa (7 vinte e 3 perse in stagione tra le mura amiche).

La squadra siciliana è all’ottavo posto della classifica dei migliori attacchi con 79.1 punti di media, ma è nettamente prima per percentuale da tre punti (39% in stagione) anche se però è ultima per quella da due punti con il 49%. Di fronte si troverà la miglior difesa di tutto il campionato sia per punti (68.9 quelli concessi agli avversari) che per percentuali concesse (49% da due e 30% da tre).

Sarà comunque una partita molto interessante, con la squadra trapanese che sarà chiamata ad un pronto riscatto davanti al proprio pubblico.

 

ATTENTI A… – La difesa rossoblu dovrà sicuramente avere un occhio di riguardo per Jesse Perry, ala classe 1989, ma assente nella gara di andata per infortunio.

Cresciuto all’Università dell’Arizona, dopo il suo anno da senior si trasferisce subito oltreoceano per giocare in Libano con gli Hoops, poi gioca in Finlandia e Lituania. Nella stagione 2014/15 il suo primo approccio con l’Italia, firmando con l’Andrea Costa Imola. Dopo una stagione giocata in Giappone, l’anno scorso firma con la De’ Longhi Treviso e trascina la squadra di coach Pillastrini ai playoff (15.2 punti di media). Quest’anno l’arrivo in Sicilia, dove sta mantenendo le cifre che aveva fatto vedere l’anno scorso a Treviso: in 30’ di media, Jesse segna 15.8 punti (season high di 24 proprio domenica scorsa a Rieti) e cattura 8.2 rimbalzi, tirando con un clamoroso 46% da tre punti (27/59 in stagione).

Un giocatore con così tante frecce al suo arco non si può annullare completamente, ma si può e si deve cercare di limitarlo.

Jesse Perry | foto Pallacanestro Trapani

IL JOLLY – Valore aggiunto per la squadra di coach Ducarello è senza dubbio il playmaker classe 1991 Brandon Jefferson.

Cresciuto a Denver (Metropolitan State College), al suo primo anno tra i pro esordisce in Finlandia con la maglia del KTP-Basket. L’anno successivo conquista la salvezza in Bundesliga tedesca giocando con i Phoenix Hagen. La scorsa stagione, quindi, la firma con l’Olimpia Ljubljana, dove in una sola stagione vince il campionato sloveno e la coppa di Slovenia (14.4 punti di media). A luglio è arrivata la firma con la squadra siciliana, dove sta mettendo insieme numeri molto interessanti: è il secondo miglio realizzatore dei suoi, con 15.5 punti di media (record di 27 nella sconfitta contro Treviglio), ai quali aggiunge 3.4 rimbalzi e 4.4 assist. Tuttavia è un giocatore molto ondivago nel suo rendimento, dal momento che può passare dai 20 punti segnati contro Napoli agli 8 con 3/10 dal campo di una settimana dopo contro Rieti.

 

ETERNO – Alla sua quinta stagione in Sicilia, Andrea Renzi è sicuramente la “chioccia” del gruppo, nonostante la sua carta d’identità dica classe 1989.

Nominato capitano all’inizio di questa stagione, Andrea si sta prendendo molte responsabilità, ma nonostante giochi qualche minuto in meno (27’ con i 31’ della scorsa stagione) i suoi numeri sono comunque di altissimo livello: infatti segna 14.4 punti ad allacciata di scarpe (24 il suo record di quest’anno nella vittoria contro Reggio Calabria) e cattura 5.2 rimbalzi ed in più serve anche 2.0 assist a partita: un lusso per un lungo.

È senza alcun dubbio anche il leader emotivo della squadra trapanese e i ragazzi di coach Ramondino dovranno essere molto bravi a limitarlo il più possibile.

Andrea Renzi | foto Pallacanestro Trapani