Una Rieti alla ricerca dei Playoff

14.03.18 12:03

Domenica al PalaFerraris arriva la squadra di Coach Rossi, oggi nel gruppone di metà classifica: a guidarla Hearst (18.3) e Tommasini (10.8)


CORSA AI PLAYOFF – Partita importante per la griglia playoff, quella che andrà in scena domenica sul parquet del PalaFerraris. Se la Junior è a una vittoria dalla matematica qualificazione alla post-season, la stessa cosa non si può dire della squadra di coach Alessandro Rossi: Rieti occupa infatti il nono posto in classifica con 12 vittorie e 12 sconfitte, a pari merito con Agrigento e Trapani e a +2 su Latina e Cagliari. Sconfitta nettamente domenica ad Agrigento (83-74), diventa fondamentale per i reatini cercare di fare più punti possibili in queste ultime 6 giornate, cercando di seminare Moncada e Lighthouse, entrambe avvantaggiate dagli scontri diretti.

AI RAGGI X – Guardando i numeri della squadra allenata da coach Alessandro Rossi (subentrato, da assistente, dopo l’esonero di Luciano Nunzi), vediamo come l’attacco reatino non sia molto prolifico (77.0 di media, il quarto peggiore del Girone Ovest), è la squadra che perde più palloni del girone (13.2 a partita) ma che tuttavia ha delle buone percentuali dalla lunga, segnando infatti con il 34% da tre (5° migliore nel girone). Ad attendere l’attacco reatino ci sarà la solidissima difesa della Novipiù, ancora prima assoluta per punti concessi agli avversari, 71.5 a partita (un dato, questo, che si è alzato rispetto a due giornate fa, complici le partite con Napoli e Tortona).

ATTENTI A… – Faro offensivo della squadra amarantoceleste è la guardia classe 1993 Zaid Hearst.

Cresciuto all’Università di Quinnipac (Connecticut), al termine del college si trasferisce subito in Europa, ad Oviedo (LEB Oro, la serie A2 spagnola), dove segna 9.8 punti a partita. L’anno scorso è rimasto sempre in LEB Oro, firmando per l’Araberri (squadra di Vitoria), dove è stato miglior marcatore del campionato con 20.2 punti di media. Ad agosto, quindi, la firma con la squadra del presidente Cattani, dove sta dimostrando tutte le sue qualità di grande realizzatore: in quasi 34’ in campo, segna 18.3 punti (in nove occasioni ha segnato 20 o più punti, record di 32 domenica scorsa contro Agrigento), tirando con il 46% da due e il 33% da tre. È un giocatore molto fisico, che gli consente di catturare anche 5.0 rimbalzi a partita, oltre che a servire 2.2 assist ai compagni.

ITALIAN WAY – Nel gruppo degli italiani, particolare attenzione va data al playmaker classe 1991 Claudio Tommasini.

Cresciuto nelle giovanili della Virtus Bologna, è sempre stato girato in prestito (Forlì, Ostuni, Veroli e PMS Torino). A Caserta dal 2013 al 2015, è poi sceso di categoria con Trapani, terminando la stagione con 6.0 punti a partita. All’inizio di questa stagione l’arrivo alle pendici del Terminillo, e questo campionato si sta dimostrando il più prolifico per lui in termini numerici: i punti di media sono 10.8 (record di 22 contro l’Eurobasket Roma) con il 36% da tre punti, ai quali aggiunge anche 3.4 assist a partita.

Claudio Tommasini | foto Federico Rossini